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convegno

Giovani senza lavoro, paese senza futuro

 
Alla presenza dei più alti funzionari del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, tra cui Paolo Pennesi, Presidente dell'Agenzia Nazionale per le politiche Attive del Lavoro e del Direttore dell'Agenzia Unica per le Ispezioni, presente il tenente colonnello dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro, dott. Di Paola,
apre il dibattito, sul tema Giovani senza Lavoro, Paese senza futuro, il Presidente della Fondazione Prof. Massimo D’Antona ONLUS, dott. Fabrizio Di Lalla (vedi articolo nel link http://www.lavoro-confronto.it/archivio/numero-17/gioventu-senza-lavoro-paese-senza-futuro).
Segue il pregiato intervento di Pierangelo Albini, Direttore Area Lavoro e Welfare Confindustria.  Punti di forza per un reale rilancio dell’economia, del benessere sociale e dei livelli occupazionali sono la meritocrazia che deve premiare le competenze, la qualità della preparazione e la dedizione al sacrificio dei giovani, meritocrazia ancora solo invocata e mai applicata nelle procedure selettive del personale sia nel pubblico che nel privato; la condivisione del rischio per fare impresa, ridefinendo l’impresa come “bene-attività” non solo dell’imprenditore ma anche e soprattutto come “bene-attività” dei lavoratori che ad essa partecipano attivamente e responsabilmente; la ridefinizione del ruolo sindacale che oggi tutela solo chi è dentro il mondo del lavoro, non chi ne resta fuori!
In merito, P. Albini ricorda il rilievo centrale del settore manifatturiero nell’economia italiana, settore che da sempre ha permesso all’Italia di emergere a livello internazionale. Nel manifatturiero l’Italia si colloca settima nel mondo. Inoltre, l'industria italiana riesce a difendere la seconda posizione in Europa con una quota del 2,3%, quasi dimezzata rispetto al pre-crisi ma superiore a quelle di Regno Unito e Francia, collocandosi dietro la Germania (6,1%). Questi dati devono portarci a riflettere sulle conseguenze che ne derivano sul piano occupazionale che vede sempre meno giovani operai qualificati e specializzati.
A tal proposito, si inserisce l’intevento del Segretario Confederale-UIL Guglielmo Loy, il quale, ponendo l’accento su un ormai diffuso e sbagliato sentimento di “rassegnazione giovanile”, pone al centro dell’attenzione la necessità di anteporre ad ogni altro argomento quello della alternanza scuola-lavoro e soprattutto quello della formazione pratica dei giovani per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro nuovo, che chiede nuove competenze e profili
professionali “aggiornati”.
Interessante e molto intenso il discorso del Ministro Giuliano Poletti che, riagganciandosi ai precedenti interventi, manifesta anch’egli il messaggio di un mercato del lavoro totalmente trasformato, un mercato del lavoro che non si accontenta più dell’operaio comune e di formazione generica bensì si va definendo un mercato del lavoro che cerca manodopera altamente qualificata, formata, sul piano delle nuove tecnologie, dell’informatica e dell’innovazione produttiva. La spina dorsale della nostra economia poggia sul settore manifatturiero e questo settore va rafforzato. La scelta dei giovani nell’indirizzo scolastico ed universitario è e sarà sempre libera ma questa libertà di scelta purtroppo deve fare i conti con una chiusura rigida del mercato del lavoro che desidera operai con alte qualificazioni e specializzazioni tecniche. Di qui la necessità di fissare, in Italia, un sistema duale obbligatorio, di alternanza scuola-lavoro, e soprattutto la necessità urgente di rilanciare gli istituti tecnici industriali che negli anni 70-80 hanno tirato fuori la migliore manodopera tecnica in materia elettronica, elettrotecnica, meccanica. Per esempio, oggi ci sono in progetto grandi opere di implementazione di fibre ottiche sul territorio italiano ma spesso non si trova la manodopera giusta perchè non formata, non aggiornata, non specializzata.
Il dibattito, dopo altri brevi interventi, viene chiuso dalla Dott.ssa Dora Rotili, Dirigente Ministeriale, Presidente della Commissione Giudicatrice del Premio Nazionale D’Antona 2016. Anche il suo intervento mette in risalto il disagio occupazionale che riguarda, purtroppo, oggi, non più solo i giovani ma anche persone prossime al pensionamento e brutalmente estromesse dal mercato del lavoro a partire dalla grande crisi del 2008.
Per l’importanza del grande tema discusso viene pubblicamente ringraziata la dott.ssa Gianna Elena De Filippis, giovane Consulente del Lavoro, con studio in Fondi (LT), vicinissima da sempre ai problemi dei giovani e dei lavoratori,  consulente di M-410, nuovo sindacato degli Autoferrotranvieri in ATAC Spa, membro scelto della Commissione Giudicatrice stessa, insieme al dott. Massimiliano Mazzacuva, al dott. Stefano Olivieri Pennesi, alla dott.ssa Elena Rendina, Dirigenti minsiteriali.  Notevoli e forti gli stimoli e gli spunti di riflessione che la dott.ssa De Filippis offre da sempre sul disagio giovanile e femminile nel mercato del lavoro, sia nelle riunioni periodiche sia nei suoi scritti pubblicati in più testate ed in particolare sulla  rivista digitale lavoro@confronto. Si auspica lo svolgimento di  un incontro-dibattito in provincia di Latina, come già proposto da alcuni soci della Fondazione alla dottoressa De Filippis.
Il convegno si conclude con la  consegna dei premi per migliori  tesi di laurea e di dottorato di ricerca in materie lavoristiche ai signori Antonella Agresti, Piero Cascioli e Fabio Pulvirenti.
 

 
 

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